La terra come dimensione in cui trovare il proprio riscatto e da cui ripartire per attuare il cambiamento della società. Da qui parte “Come semi al vento”, documentario di Meditfilm, diretto da Tommaso Faggiano, prodotto da Apulia Film Commission e Fondazione CON IL SUD, attraverso il progetto #SocialFilmFundConIlSud, con la collaborazione di Rete Salento a Km0.
Il documentario racconta il viaggio immaginario che il seme compie per diventare cibo, attraversa le tappe della filiera agroalimentare e ci mostra la realtà quotidiana di chi tenta di costruire un presente più equo a partire da un’agricoltura ecologica e rigenerativa.
Si tratta, insomma, di un racconto delle associazioni che fanno parte della Rete Salento a Km0. Un percorso che spinge a conoscere quei “coltivatori del cambiamento” attento alla cura dell’ecosistema, del paesaggio, dell’economia locale, delle piccole produzioni in via di estinzione. Produttori interessati all’economia rurale solidale che hanno ripopolato e ridato dignità a luoghi abbandonati e in via di spopolamento, creando aziende agricole biologiche, biodinamiche, sinergiche, rigenerative, sostenibili. Una rete per la filiera corta, costituita da produttori, distributori e consumatori.
Sono molte in Italia e soprattutto in Puglia, le aziende che investono su un’agricoltura sostenibile, coscienti che il loro impatto sul territorio sarà eredità per le generazioni future. Ma non basta solo questo anche i consumatori devono diventare più consapevoli. Per questo il documentario diventa importante per capire da dove si deve partire se si vuole investire sull’agricoltura e se si vuole contribuire ad una crescita ecologica. Perché per essere veri “coltivatori del cambiamento”, in questo particolare momento storico, bisogna impegnarsi a creare nuovi rapporti economici, essere particolarmente attenti alla salubrità del territorio, praticando una mobilità lenta, turismo sostenibile, riciclo e riuso.
Coltivare il cambiamento, ripartire dalla terra, avere un progetto innovativo ed eseguirlo non è assurdo, non è un sogno impossibile. Start Factory è in cerca di sogni come questi, da trasformare in realtà pronte a migliorare il territorio.